Partecipazione e percezione della privacy negli ambienti virtuali: un confronto tra culture simili

I progressi della tecnologia nel mondo dell'informazione e della comunicazione hanno aumentato notevolmente la possibilità di entrare in contatto con tutto il mondo, eliminando i confini e permettendoci di interagire con persone provenienti da diversi luoghi e diverse culture. 

Questi strumenti ci hanno inevitabilmente portato a riconsiderare il nostro concetto di privacy e il coinvolgimento sociale al fine di inserirci in questo scenario più ampio, inoltre hanno un ruolo centrale come fattore di mediazione nei movimenti sociali (ad es. Primavera araba) e nelle decisioni politiche (ad es. Brexit). 

Uno studio condotto dai ricercatori del Virtual Human Dynamics Laboratory (VirtHuLab) dell’Università degli Studi di Firenze e pubblicato nel 2017 ha esplorato come la percezione degli individui in relazione agli ambienti virtuali (in termini di impegno sociale, percezione della privacy e senso di appartenenza alla comunità) differisca anche in culture simili. 

Gli eventi storici più recenti potrebbero essere responsabili di queste differenti percezioni indagate in questo studio tra italiani e turchi. Lo scopo di questa ricerca è appunto quello di esaminare la relazione tra partecipazione, percezione della privacy e senso di appartenenza ad una comunità rispetto alla cultura e al genere, considerando i cambiamenti avvenuti negli ultimi anni con l'espandersi degli ambienti virtuali. 

Negli ultimi anni, nel movimentato scenario politico Turco, il ruolo di Internet è stato considerato fondamentale in termini di influenza. La percezione della partecipazione e la privacy, inoltre, sembrano essere influenzate dalla nazionalità e dal genere. Per ciò che concerne la partecipazione, sembra che gli italiani la percepiscano come più "buona", "utile" e "sociale" rispetto ai turchi, senza differenze significative rispetto al genere. Il fatto che i turchi abbiano una percezione della partecipazione come più "sporco", “cattivo”, “inutile” potrebbe essere correlato alle esperienze delle proteste di piazza Taksim in cui sono avvenuti scontri connotati da livelli elevati di violenza. Non risultano differenze per quanto riguarda l'importanza percepita e il divertimento legati all'esperienza di partecipazione nel mondo virtuale.

Un risultato interessante, per ciò che concerne l'età, emerge all'interno del campione femminile turco ed è relativo all'aumento di sicurezza e di fiducia legati al concetto di privacy con l'avanzare dell'età del soggetto, quindi con l'anzianità. Nel campione femminile italiano, invece, si registra un più basso livello di preoccupazione legato alla privacy all'aumento del livello di istruzione. Nel campione di maschi italiani, infine, il concetto di partecipazione è percepito in modo positivo e affidabile quando si registra un alto senso di appartenenza alla comunità. Quest'ultimo correla positivamente anche con la privacy. La percezione di appartenenza alla comunità non sembra differire molto in base alla nazionalità e al genere. 

Trovate l'articolo al seguente indirizzo: 

https://www.mdpi.com/1999-5903/9/2/11 

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